Afghanistan Sguardi e Analisi

Afghanistan Sguardi e Analisi

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Afghanistan: Sguardi e analisi" è un progetto aperto finalizzato a comprendere e discutere le ragioni - e le possibili soluzioni - dei conflitti afghani.

martedì 24 luglio 2012

Diario Afghano - Gli eventi di giugno


4 giugno – Afghanistan e Cina hanno annunciato l’avvio di un “nuovo livello strategico” tra i due Paesi, in previsione del prossimo disimpegno della Nato.  L’annuncio è stato fatto congiuntamente dal presidente Hamid Karzai e dall’omologo cinese, Hu Jintao, in occasione del vertice della Shanghai Cooperation Organisation (SCO) in Beijing, dove l’Afghanistan è stato invitato in qualità di osservatore.
5 giugno - Abu Yahya al-Libi, elemento di spicco dell’organizzazione al-Qa’ida è rimasto ucciso a seguito di un attacco statunitense con drone condotto in territorio pakistano.
5 giugno -  Gli Stati Uniti incoraggiano l’India ad assumere un ruolo attivo in Afghanistan. In occasione della visita del Segretario alla Difesa statunitense, Leon Panetta, Washington si è dichiarata propensa a sostenere un maggiore coinvolgimento di New Delhi nella politica regionale e in un’ottica di collaborazione strategica attiva tra Stati Uniti e India.
6 giugno – La Nato ha annunciate l’avvio di un accordo con gli Stati dell’Asia centrale per consentire il trasferimento di equipaggiamenti e materiali logistici dall’Afghanistan attraverso  l’Uzbekistan, il Kyrgyzstan, il Kazakhstan e la Russia; risolvendo così in parte i problemi causati dalla chiusura delle linee di comunicazione logistica attraverso il Pakistan.
9 giugno – Un raid aereo delle forze della Coalizione provoca la morte di 18 civili e il ferimento di alcune decine di abitanti di un villaggio. Immediata e perentoria la reazione del Governo afghano: l’attacco, una decisione unilaterale delle forze straniere, rappresenta una potenziale rottura del patto tra i due Paesi, con esplicito riferimento all’accordo che attribuirebbe a Kabul l’autorità sulle operazioni aeree (oltre ai night raid). Se solamente un altro episodio del genere dovesse avvenire, ciò sarà considerato una formale rottura dell’accordo.
12 giugno – La NATO ha annunciato di aver imposto precisi e vincolanti limiti alle operazioni aeree contro infrastrutture civili, anche nel caso di auto-protezione da parte dei soldati della Coalizione. Si tratta della risposta formale dell’Alleanza alla posizione assunta dal governo afghano a seguito dell’attacco aereo che la settimana precedente ha provocato la morte di molti civili, la maggior parte donne e bambini.
12 giugno – Gli Stati Uniti hanno sospeso i tentativi di dialogo con il Pakistan per la riapertura delle linee di comunicazione tra Afghanistan e Pakistan per i convogli logistici della  NATO. Frustrati dall’assenza di una soluzione di compromesso accettabile, Washington ha così deciso di ritirare da Islamabad la propria delegazione di negoziatori.
14 giugno – A Kabul si è tenuta la Conferenza sul futuro dell’Afghanistan. Rappresentanti di 29 paesi si sono incontrato a Kabul per la conferenza di un giorno che ha seguito il precedente incontro di Istanbul nel novembre dello scorso anno. In questa occasione sono stati discussi i possibili passi dell’Afghanistan nell’epoca post-Nato.
14 giugno – Il governo afghano, per la prima volta dalla caduta del regime dei taliban, ha sospeso un partito politico. Si tratta del “Partito della Solidarietà”, sospeso immediatamente dopo l’accusa rivolta da questo contro alcuni notabili afghani indicati quali responsabili di crimini di guerra. La reazione della società civile non si è fatta attendere e dirette accuse di limitazione delle libertà sono state rivolte direttamente al governo.
20 giugno – L’India sigla un accordo trilaterale con Stati Uniti e Afghanistan per una collaborazione strategica allargata a livello regionale. 
23 giugno – L’Afghanistan ha dato il via alla prima attività di estrazione petrolifera nella provincia di Sar-e-Pul. L’estrazione, avviata dalla China National Petroleum Corporation (CNPC), dovrebbe interessare l’intero bacino dell’Amu River, tra le province di Faryab e Sar-i-Pul.

di Claudio Bertolotti

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